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4 E I Sette Archetipi, Funzionalità nelle Ipostasi Divine.1° SATURNO(1° centro sequenza caldaica) Epifisi (udito, milza, corpo calloso, ossa, epifisi) RADICE PROFONDA 2° GIOVE (2° centro sequenza caldaica) Ipofisi (labbra, fegato, organi maschili, ipofisi) RADICE MEDIA 3° MARTE (3° centro sequenza caldaica) Tiroide (cervelletto, organi femminili, cistifellea, tiroide, paratiroide, pericardio e sangue) BULBO E PRIMA RADICE 4° SOLE (4° centro sequenza caldaica) Cuore (vista, arterie, timo, cuore, iride destra) COLLETTO E CORTECCIA INTERNA 5° VENERE (5° centro sequenza caldaica) Surrenale (orecchie, reni, controllo idro-salino, surrenali) FUSTO E CORTECCIA 6° MERCURIO (6° centro sequenza caldaica) Isole di Langheras (ghiandole linfatiche del collo, sistema nervoso, pancreas, polmoni, peritoneo, intestino e psiche) FOGLIE 7° LUNA (7° centro sequenza caldaica) Gonadi (cervello, sfera del mentale, sensibilità, gonadi, stomaco, occhi, iride sinistra) FIORI E SEMI Analizziamo ora questi sette simboli uno a uno . La Croce. La abbiamo già vista trattando i principi e gli elementi. Aggiungeremo come suggestione ulteriore una riflessione sul simbolo nella corrente religione occidentale. Gesù Cristo Crocifisso (Fisso al centro della Croce). Se è Fissato al Centro della Croce è Fissato nel punto di incrocio. Quindi nel punto ove sono neutralizzate completamente le tensioni tra Maschile e Femminile, il massimo raggiungimento spirituale nella materia, il sommo equilibrio. Infatti in alchimia la croce è il simbolo dei pilastri della creazione; tutto ciò che è "creato" si poggia sui quattro elementi prodotti dall'interazione dei due principi. Mentre invece il cerchio rappresenta il ciclo, la continua ripetizione di una situazione ma anche uno spazio definito, un ambito. Quindi un cerchio è già di per sé un individuo. Il simbolo Sole rappresenta il principale archetipo in relazione con la coscienza. È infatti un cerchio che ha il suo "fuoco" evidenziato (il punto centrale). Un individuo dotato di volontà e consapevolezza. L'archetipo Luna viene rappresentata mediante un cerchio non completo o una porzione di cerchio in cui il centro del cerchio ideale, il cui fuoco, è fuori. È quindi bene che si sappia che il fuoco o coscienza risiede nel Cuore e non nel cervello.
Vedremo meglio gli attributi delle quattro fasi lunari nella prossima lezione, per ora interessa la rappresentazione che gli Egizi fecero di tale realtà attraverso una simbolica in stretta relazione con l'acqua. Ci riferiamo ai quattro stagni più o meno tappezzati da fiori acquatici o contornati da vari tipi di piante o animali. Il primo quarto di luna fu rappresentato da uno stagno ove spuntano tre teste di anatroccoli appena nati.
Tale geroglifico è un ideogramma e non ha pertanto una pronuncia come i fonogrammi monolitteri, bilitteri, ecc. Compare nella costruzione della parola "nido" variante nel geroglifico relativamente recente, il che fa pensare che si possa leggere tale geroglifico come "TzS".
Il secondo quarto di luna fu raffigurato dallo stagno tappezzato da fiori di loto. Fu impiegato anche come "Sh".
Se al cerchio sottoponiamo una croce otteniamo il simbolo del pianeta Venere, quindi la ciclicità del tempo individuale (cerchio) che sovrasta la croce della materia: un altro benefico (minore) per l'astrologia classica. Nell'antichità il simbolo inverso sembra che corrispondesse a Marte mentre sicuramente da molto tempo esso è il simbolo dell'Antimonio. VENERE
ANTIMONIO Marte è rappresentato oggi da un cerchio dal quale diparte una freccia. È l'atto che sprigiona una forza direzionata all'esterno dall'individuo, una proiezione dell'energia individuale. Abbiamo poi Mercurio che è un po' più complesso perché può essere visto in due diversi modi. Esso è dato dall'unione del simbolo di Venere con il simbolo dell'archetipo Lunare "che raccoglie". La croce sottostà al principio di ciclicità e ripetitività ma a sua volta questo ciclo sottostà a ciò che il lunare può raccogliere. Dipende da ciò che il lunare, nel caso dell'essere umano la mente e i sentimenti, può raccogliere. Ecco che un individuo diviene capace di comunicazione, tanto quanto diventa capace di ricevere messaggio. E' in grado di espressione tanto quanto sarà in grado di ricevere messaggi. * * *
Secondo la concezione alchemica delle Quattro Età
dell'Umanità
determinate cose sono
cambiate nel succedersi delle umanità. Nel nostro corpo oggi le funzioni
sono sette, ma tanti autori come Steiner, Gentili, ma anche Platone, ecc.
hanno lasciato intendere chiaramente, che l'umanità non è sempre stata strutturata così. Evidentemente è successo qualcosa. I maestri parlano di una catastrofe mondiale. Parlano di un pianeta esploso, di un continente sommerso ... Per non perderci in vane descrizioni, che del resto noi riteniamo inutili, tratteremo ora i sette pianeti dal punto di vista del suono e della luce. Il suono, per esempio, segue la legge del Papiro di Petamon: Io sono l'Uno che diventa Due, che diventa Quattro, che diventa Otto e tuttavia sono pur sempre l'UNO. Nella suddivisione del raggio luminoso in frequenze (per esempio con il prisma o con l'arcobaleno) noi abbiamo sette frequenze. Possiamo quindi tracciare una prima differenza tra quello che è la Luce e quello che è il Suono. Inoltre: In principio è il verbo il verbo è presso Dio il verbo è Dio. Solo oltre troviamo che con il suono viene creata la luce: Dio disse: "sia la luce" ... e la luce fu. Pitagora, attraverso l'uso del monocordo, insegnava appunto che spazio e tempo sono condizioni reciproche inversamente proporzionali. Se analizziamo il suono prodotto da una corda vibrante (monocordo di Pitagora e cordofoni in genere), da una colonna d'aria (strumenti aerofoni) o dalla voce, vedremo che presenta sempre uno "spettro" fisso di frequenze concomitanti. Nella suddetta tavola sono indicati appunto questi suoni armonici nel loro apparire. Quando si produce un'interruzione del moto vibratorio per esempio di una corda in un certo punto le frequenze aumentano di numero in modo inversamente proporzionale alla lunghezza della corda vibrante:
Quindi dimezzando la lunghezza otterremo il raddoppio delle frequenze, se ne riduco la lunghezza di un terzo avrò la quinta e così via si trovano tutti i rapporti matematici che Pitagora insegnava con l'uso del monocordo. Se anziché bloccare il movimento della corda appoggiassimo delicatamente il dito creando un "nodo" nella vibrazione in un punto che corrisponde ad una frazione perfetta della corda ne uscirà un suono armonico. La formula che esce dall'osservazione del monocordo è L : x = n°Hz * x dove L = Lunghezza della corda n°Hz = numero di movimenti al secondo infatti per esempio se una corda di un metro produce una frequenza di 20Hz una corda di mezzo metro produrrà una frequenza di 40Hz ovvero: 1m. : 1 = 20Hz * 1 1m. : 2 = 20Hz * 2 ovvero "lo spazio è inversamente proporzionale al tempo". Nella tabella che segue vengono sintetizzati tutti gli archetipi con le segnature dei suoni armonici. SATURNO 1 UNITÀ Quando la lunghezza viene divisa per 1 abbiamo la fondamentale con una certa lunghezza avremo un certo numero di movimenti al secondo (es. 16Hz). SATURNO 2 DUALITÀ SOLFO Quando la lunghezza viene divisa per 2 abbiamo l'ottava e il numero di movimenti al secondo raddoppia (es. 16*2=32). VENERE 1 MERCURIO Quando la lunghezza viene divisa per 3 abbiamo la quinta (della seconda ottava) e il numero di movimenti al secondo triplica (es. 16*3=48). SATURNO 3 TERRA SALE Quando la lunghezza viene divisa per 4 abbiamo la terza ottava e il numero di movimenti al secondo quadruplica (es. 16*4=64). MARTE 1 FUOCO Quando la lunghezza viene divisa per 5 abbiamo la terza (della terza ottava) e il numero di movimenti al secondo è moltiplicato per cinque (es. 16*5=80). VENERE 2 ACQUA Quando la lunghezza viene divisa per 6 abbiamo la quinta (della terza ottava) e il numero di movimenti al secondo è moltiplicato per sei (es. 16*6=96). LUNA 1 ARIA Quando la lunghezza viene divisa per 7 abbiamo la settima (della terza ottava) e il numero di movimenti al secondo è moltiplicato per sette (es. 16*7=112). SATURNO4 QUINTESSENZA SATURNO (CALDAICA) Quando la lunghezza viene divisa per 8 abbiamo la quarta ottava e il numero di movimenti al secondo è moltiplicato per otto (es. 16*8=128). GIOVE 1 GIOVE Quando la lunghezza viene divisa per 9 abbiamo la seconda (della quarta ottava) e il numero di movimenti al secondo è moltiplicato per nove (es. 16*9=144). MARTE 2 MARTE Quando la lunghezza viene divisa per 10 abbiamo la terza (della quarta ottava) e il numero di movimenti al secondo è moltiplicato per dieci (es. 16*10=160). SOLE 1 SOLE Quando la lunghezza viene divisa per 11 abbiamo la quarta (della quarta ottava) e il numero di movimenti al secondo è moltiplicato per undici (es. 16*11=176). VENERE 3 VENERE Quando la lunghezza viene divisa per 12 abbiamo la quinta (della quarta ottava) e il numero di movimenti al secondo è moltiplicato per dodici (es. 16*12=192). MERCURIO 1 MERCURIO Quando la lunghezza viene divisa per 13 abbiamo la sesta (della quarta ottava) e il numero di movimenti al secondo è moltiplicato per tredici (es. 16*13=208). LUNA 2 LUNA Quando la lunghezza viene divisa per 14 abbiamo la settima (della quarta ottava) e il numero di movimenti al secondo è moltiplicato per quattordici (es. 16*14=224). ??? ??? Quando la lunghezza viene divisa per 15 abbiamo la settima maggiore (della quarta ottava) e il numero di movimenti al secondo è moltiplicato per quindici (es. 16*15=240). SATURNO 5 Quando la lunghezza viene divisa per 16 abbiamo la quinta ottava e il numero di movimenti al secondo è moltiplicato per sedici (es. 16*16=256). * * *
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