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4 D I Quattro Elementi e la Quintessenza.I quattro elementi hanno ciascuno due attributi:
Caldo è un moto verso l'esterno, Freddo è un moto verso l'interno. Caldo indica estroversione. Freddo introversione. IL LUSCHER TEST È un test psicologico che dimostra la validità dei postulati della Tradizione Alchimica, anche quando vengono applicati secondo un'ottica moderna (statistica). In questo test:
Eterocentrico ha più o meno il significato di "attivo" e indica l'individuo "interessato all'ambiente esterno", vi è sottolineato il desiderio di "uscire da se stessi". Autonomo è l'equivalente di "essere una causa". L'eccesso di autonomia porta a non considerare le esigenze di armonia dell'ambiente e a scegliere sempre in base alle proprie spinte ed esigenze interne sia l'egocentrico che l'eterocentrico. Eteronomo è l'equivalente di "essere un effetto". Indica che il soggetto è adattabile ed è condotto a scegliere in base all'ambiente. L'eccesso di adattabilità non permette di vivere debitamente le proprie pulsioni con le relative conseguenze. Inoltre abbiamo i colori che vengono attribuiti agli elementi e che sono detti colori esoterici.
Il triangolo è il simbolo del fuoco se con la punta in su e simbolo dell'Acqua se con la punta in giù. Il triangolo con la punta in su, simbolo del fuoco, (caldo e secco) non è una figura roteante, come il cerchio, ma una figura stabile, la piramide è simbolo solido del fuoco che esce dalla terra (triangolo e quadrato). Il vero simbolo solido del fuoco è invece il Tetraedro. Quando il maschile e il femminile si incontrano, nasce il simbolo della croce . Simbolo questo che sta a designare l'equilibrio fissato tra i due principi. Esso rappresenta dunque il raggiungimento del sommo equilibrio (Gesù Cristo Crocifisso, fissato al centro della croce). Dall'incontro perfetto dei due principi nasce il punto centrale che è relativo alla quintessenza e si producono i quattro spazi che sono relativi ai quattro elementi. Così dall'unione del triangolo con la punta in alto (fuoco) con il triangolo con la punta in basso (acqua) nasce il simbolo chiamato da alcuni Sigillo di Salomone detto da altri Stella di Davide (per non creare confusione la chiameremo stella a sei punte). Il simbolo dell'elemento aria è prodotto dall'unione del triangolo del fuoco con la base del triangolo dell'acqua. Il simbolo dell'elemento terra è prodotto dall'unione del triangolo dell'acqua con la base del triangolo del fuoco.
Dei quattro elementi in Egitto troviamo le seguenti raffigurazioni:
La piuma ha fonetica "Sw" , ovvero mentre il sole splendente ha fonetica "Hnmmt" . Si ricava che l'elemento fuoco rappresenta la fonte di vita degli individui che si manifesta come sole splendente che rappresenta l'energia dei tre mondi doppiamente nascosta (o interiore) ma che è giornalmente evidente nel semiarco diurno (spazio e tempo) . ARIA
ACQUA
TERRA
Gli Egizi distinguevano quattro forme di respiro:
l'inalazione del principio vitale l'assunzione del magnetismo mentale l'assunzione della pura spiritualità bianca
Prima iscrizione:
Ovvero: "Ra il fuoco che dona il respiro a te, con un magnetismo
bianco"
Ovvero: "Shu che dona il respiro come magnetismo mentale"
Ovvero: "Geb che dona il respiro fisico"
Osiride (l'Acqua) dona respiro a te fiume Ovvero: "Osiride che dona il respiro come canale di acqua"
(in questo caso si tratta di un respiro energetico, vitale, astrale, quello
che gli Indù chiamano Prana).
I quattro Vasi Canopi:
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Questi quattro organi li ritroviamo contenuti, mummificati, all'interno di quattro vasi rappresentanti i Quattro Figli di Horo, posti in un cofanetto nelle tombe egizie.
Ai lati di questo cofanetto vi erano le quattro principali Dee Egizie, ognuna delle quali aveva sotto la sua protezione un figlio di Horo.
Immagine della Dea Nefti, protettrice di Hapi, simbolo della terra che è in analogia con i polmoni.
Le concordanze fra le quattro Dee, i Figli di Horo, gli organi del corpo e gli elementi erano le seguenti:
Elemento | Dea protettrice | Figlio di Horo | Coperture dei vasi | Organo del corpo |
Terra | Nefti | Hapi | Testa di babbuino | Polmoni |
Acqua | Neit | Duamutef | Testa di sciacallo | Stomaco |
Aria | Iside | Imesty | Antropomorfo | Fegato |
Fuoco | Serket | Keb-sonuf | Testa di falco | Intestini |
Nefti
Il geroglifico è composto dalla costruzione rettangolare in pianta e dal geroglifico della cesta che abbiamo visto parlando della Luna.
La fonetica di
è "Hwt" e
con la sovrapposizione della cesta indica che questo archetipo è
la "Signora delle costruzioni". Tale divinità però
si manifesta
in nuce come indica il geroglifico dell'uovo.
Hapi
oppure
Hapi è colui che riorganizza la materia squadrando la pietra, ovvero ricostruisce la materia del corpo per porlo in giusti rapporti con lo spirito.
Polmoni
oppure
In questa parola
di derivazione arcaica, utilizzata nel testo delle piramidi, viene messa
in risalto la funzione Mercuriana appartenente a Gemelli. I polmoni infatti
rappresentano l'intermediario che trasporta l'aria dall'esterno al sangue.
Il chiavistello chiude i battenti quando preleva ossigeno e li riapre quando deve scaricare anidride carbonica. L'aria dall'ambiente esterno, cioè dall'anima universale, individualizzata, diviene il supporto della nostra vita, poiché essa provoca quella combustione
che ci mantiene il vita. "Nef"
è un vento in azione, che che provoca un movimento sul nostro sangue.
Sangue in geroglifico è "senef" che
è un termine composto da "nef" preceduto
dal chiavistello2 :
il sangue quindi è l'elemento capace di imprigionare l'aria e metamorfizzarla
in vita. Ecco che il sangue viene ad assumere il significato di "anima
sensitiva": senza il sangue l'aria non potrebbe essere utilizzata
dal nostro corpo, cioè l'anemos generale non si potrebbe individualizzare
in animus.
Il geroglifico è trilittero ed è formato da "zmA"
Il geroglifico "mA" è
formato dal principio passivo ("m") seguito dal
principio attivo ("A")
. La lettera "m" indica
l'aspetto passivo della respirazione mentre quello attivo è rappresentato
da "A"
.
Nella seconda parola con cui si indica polmone
si rimarca la componente attiva. Sostituendo il determinativo dell'organo
fisico con il determinativo di "astratto" si ottiene la parola
"unire" .
I polmoni sono un organo doppio. Essi coadiuvano il cuore nella sua funzione
di "animatore". Allo stesso modo sul piano energetico due vasi
(che nella tradizione Vedanta sino Ida e Pingala) si fondono in uno (Sushumna).
Il simbolo dell'unione compare anche nella illustrazione in cui viene
raffigurata l'alleanza delle due terre, il Nord, simboleggiato dalla corona
rossa e dalla pianta di papiro ed il Sud, simboleggiato dalla corona bianca
e dal fiore di loto.
La dea della tessitura (Neit) intreccia fra loro le correnti positive
e negative (ovvero i vasi energetici - mo) nel nostro corpo in modo invisibile
(la manifestazione
spaziotemporale è sotto il pelo delle acque). Segue il determinativo
della trama e dell'ordito.
Le due frecce incrociate verso il basso indicano che il processo va verso
la cristallizzazione (materiazione) ed i due strali (frecce) si incrociano
nel punto mediale e quindi nel punto di massimo equilibrio.
Duamutef
Nel nome di questa divinità troviamo il geroglifico della stella
a cinque punte (che significa "l'azione di sospendere") la cui
fonetica è "dwA"
ovvero . Tale
geroglifico è seguito da "mut" (l'avvoltoio,
che
significa anche madre e morte) e da "tf" (variante della parola padre) rappresentando l'incontro celeste tra il principio maschile (la volontà - qualità prima dello spirito) e la parte femminile che è in lui: la Natura diventa madre e protegge la nascita della spiritualità.
Stomaco è, come si vede, la "bocca del cuore". Il cuore ib o come in geroglifico arcaico "Ab" (diversamente dal cuore Haty) è il cuore spirituale. La bocca rappresenta il luogo ove entra la materia spessa (cibo) e da cui esce la parola ed è quindi il luogo ove avvengono le trasformazioni della materia in energia.
* * *
Iside
Il geroglifico della sede o trono
ha fonetica
indicando il legame con la manifestazione che il geroglifico dell'uovo
precisa essere in nuce.
Imesty
È la divinità che permette all'anima la comunicazione tra
i due mondi (fisico e non fisico).
Fegato
Per esteso sarebbe
ovvero è l'organo ove l'anima si stabilisce
costituendo il legame con il corpo fisico. Per questa ragione il fegato viene chiamato "la porta dell'astrale".
* * *
Serket
Sembra indicare ciò che scende per esprimersi al di sopra della materia grezza e dello spazio-tempo in nuce .
Keb-sonuf
oppure
Il geroglifico
indica un movimento che porta in alto il contenuto del vaso lustrale che
esce dal vaso e torna in terra.
Il geroglifico
rappresenta un incensiere. L'incenso è il profumo per eccellenza
del Sole.
Di questa parola il Gentili dice: "Così viene ribadito il
congiungimento magico più profondo con il corpo fisico, facendo
scendere la coscienza fino ad amalgamarsi col sistema sanguigno, il cuore,
ed ottenere il fluidico Mercurio Filosofico ... Questa è l'acqua
ardente e sulfurea del Keb, che nutre il concepito seme solare divino
al centro del centro".
Intestini
oppure
Il geroglifico
di intestino ha fonetica
Il geroglifico del ventre dell'animale con le mammelle e la coda
ha la stessa fonetica del geroglifico del vaglio
che indica la costante azione di separazione dello spesso dal sottile.
Nel ventre dell'animale è contenuto l'intestino; la mammella indica
un vaglio del sangue per ottenere il nutrimento per una nuova vita; la
coda dell'animale, orientabile come un'antenna, capta selezionando le
energie magnetiche cosmiche (se rivolta in su), telluriche (se rivolta
in giù) oppure può chiudere alle influenze esterne (quando
è tra le gambe, come il nostro detto popolare chiarisce: "avere
la coda tra le gambe").
Il geroglifico "p"
unito al geroglifico "r"
produce il bilittero "pr"
che significa casa, luogo, recinto, campo, ecc.
L'intestino dunque è il luogo all'interno del quale avvengono le operazioni di selezione.
Nella seconda parola
troviamo il significato di: "il Principio Primo che agisce sulla
materia grezza per elevarla".
Polmone, stomaco, fegato ed intestino sono i quattro organi che presiedono alla trasformazione delle sostanze che noi assumiamo dall'esterno, da un lato l'aria che respiriamo dall'altro gli alimenti, cibo e bevande, che ingeriamo, l'una e gli altri portatori di una forza sottile di cui i nostri organi si appropriano per sublimarla.
Il geroglifico Djed ,
fascina di steli legati assieme (colonna vertebrale?), viene comunemente
tradotto con "stabilità". Si tratta di un bilittero formato
da Tze ,
il serpente rampante, e "d" ,
la mano destra che dona, quella che magnetizza: rappresentano le correnti
celesti che entrano nella sommità della spina dorsale e scendono
lungo di essa offrendo la possibilità per un risveglio spirituale
al corpo.
Il geroglifico Tyet ,
legaccio o cinghia in particolare dei sandali, è analogo al geroglifico
il " simbolo della vita" conosciuto come ankh, azione
che invisibilmente vaglia.
Ciò indica che la trasformazione della quadruplicità si
riassume nella Quintessenza del processo fisiologico-alchemico che è
la formazione del seme.
Note
1 Domanda: Cosa è il sentimento?
Per esempio io potrei avere sentimenti patriottici. Fino a quando non
scoppia una guerra voi non saprete se io ho o non ho sentimenti patriottici,
e forse neanche io lo posso sapere.
Solo nel momento in cui scoppierà una guerra io proverò
un'emozione che mi informerà del fatto che io ho (nutrito o coltivato)
sentimenti patriottici. Essi sono dentro di me e fortificati da me.
Ecco che la mia emozione sarà qualche cosa di interno che mi spingerà
ad un'azione, un esigenza interna che mi informerà del mio sentimento
(dello stato della mia anima) e mi spingerà ad un'azione che dimostrerà
tangibilmente e che io ho sempre avuto questi sentimenti patriottici.
Ma fino all'insorgenza dell'emozione io non conoscerò i miei sentimenti.
Perché l'emozione è il mio strumento di conoscenza dei miei
sentimenti. Ecco che l'esperienza è la chiave fondamentale per
la conoscenza di sé e per il raggiungimento di ciò che è
simbolizzato nel titolo onorifico egizio "colui che è al di
sopra alle proprie acque" o "colui che conosce le proprie acque".
2 Il chiavistello del sangue, inoltre, ha altre
due funzioni: la prima è quella della coagulazione, la seconda
è quella di impedire l'assalto dei patogeni esterni.
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