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Domande al docente |
4 C I Tre Principi Filosofici.
I tre Principi Filosofici sono velati principalmente dai tre simboli più
famosi dell'alchimia: Solfo, Mercurio e sale.
4 C1 Solfo Filosofale.
REGNO ANIMALE
Al principio SOLFO appartengono per esempio, nel mondo vegetale, gli oli
essenziali della pianta (gli "olea" di Paracelso), quello che
gli egizi chiamavano la secrezione degli dei e anche la principale causante
del profumo. Principio di causa in quanto il desiderio e il rifiuto (per
chi conosce questi termini RAGA e AVIDIA) hanno spesso l'olfatto come
canale sensoriale preferenziale.
Solfo Filosofico
Del suo simbolo potremmo dire che è il fuoco (triangolo) che domina
(sopra) il gioco dei complementari (la croce del sacro equilibrio, unione
dei simboli analizzati precedentemente).
Ricordiamo che nel simbolo di Venere
è il cerchio a dominare la croce.
Il simbolo di Antimonio è l'inverso di Venere (la croce sul cerchio).
Il simbolo di Marte un tempo era l'inverso di Venere ma con la croce a
quarantacinque gradi (rispetto a Medio Cielo - Discendente) sul cerchio,
ora è così .
Secondo la correlazione con gli archetipi geroglifici abbiamo il simbolo
dell'Aquila:
AQUILA DIURNO MASCHILE ATTIVO CARDINALE
Secondo il sistema ebraico la lettera Alef
Nel regno vegetale è rappresentato principalmente dall'olio essenziale
che è soggetto a evaporazione. Sublima facilmente interessando
l'olfatto e penetrando nel SANCTA SANCTORUM, "la Camera degli Sposi
Filosofali" e interessando il Talamo.
Inoltre la separazione dell'olio essenziale dal contesto degli altri elementi
produce una serie di problematiche di stabilità giacché
gli oli essenziali sono soggetti per esempio a ossidazione come mostra
il dott. Angelini nel n° 78 di Kemi Hathor 1e2.
Nel momento in cui si somministrano oli essenziali in dosi ponderali così
come sono, si va a far risuonare in modo troppo violento queste parti
che sono molto sottili, le si offende facilmente. Queste frequenze olfattive
così sottili hanno una connessione diretta con il cervello attraverso
filamenti.
L'olio essenziale in realtà per via interna andrebbe utilizzato
in dosaggio "omeopatico", cioè bassissimo. Infatti in
una tintura madre, l'olio essenziale è presente in diluizione bassissima.
Lo stesso vale per l'oleolito. C'è una concentrazione leggermente
maggiore che è dovuta al fatto che l'oleolito agisce molto aromaterapeuticamente.
Chiaramente gli oli essenziali rispettano queste regole di dosaggio, di
quantità e/o anche di non essere separate dal contesto della pianta.
Il miglior impiego per la quintessenza è infatti aromaterapico
(o nei casi acuti). Ma anche laddove si presenti la necessità di
attivare un fuoco che domini la materia, in analogia con il principio
Solfo.
Quando questi effluvi attraverso il Sancta Santorum, per inalazione aromaterapica
o attraverso l'odore e sapore della tintura che si beve, quando si entra
in contatto con questa realtà olfattiva si risveglia l'archetipo
Solfo in tutte le sue accezioni. Quindi si interviene sul piano causale
che nell'individuo è il sentimento-radice del suo desiderio non-desiderio.
Questo è limitato e guidato dalla sua polarità. Dalla sua
legge morale interna. Quindi sto interagendo con il piano morale.
Il SOLFO rappresenta il Principio Spirituale, nell'individuo umano il
Piano Causale (morale), il Corpo Solare. Secondo tale concezione, se la
scintilla divina non ha un'anima propria e un proprio corpo tornerebbe
immediatamente al piano dell'Ente Superiore, al Grande Fuoco. Infatti
il SOLFO, o la parte ESSENZA, separata da un corpo, di qualsiasi natura
esso sia, non è in grado di mantenere le sue virtù (terapeutiche).
Le virtù cambiano e possono anche diventare "veleni"
per l'uomo e per gli animali. L'olio essenziale infatti, se separato dal
piano MERCURIALE e SALINO chimicamente si trasforma sotto l'azione dell'ossigeno
(che è un fuoco) o semplicemente sublima con estrema facilità.
Sul piano "morale" e "spirituale" il rimedio spagirico
egizio lavora con dosi omeopatiche rispettando le proporzioni suggerite
dalla natura e presenti al momento del raccolto nei modi, tempi e luoghi
adatti. Con il metodo egizio di lavorazione gli oli essenziali non vengono
mai separati dal contesto generale della pianta. L'olio essenziale può
essere presente nel rimedio nella percentuale tra lo 0,1% (=1/1.000 =
2CH) e 0,001% (=1/100.000 = 4 CH). In media avremo lo 0,01% =1/10.000
ovvero 1 parte di informazione su 10.000, come in una bassa diluizione
omeopatica.
In questo modo il Preparato Spagirico porta informazione al piano sulfureo
(SOLFO) della persona. "L'atteggiamento nei confronti della vita"
muta gradualmente con il mondo onirico e questi due aspetti della vita,
con il loro mutare o no, sono spesso guida e riscontro per il terapeuta
che comprende se il rimedio sta agendo come sintomatico (a livello fitoterapico)
o se l'azione spagirica si è innescata e condurrà allo stroncamento
della disfunzione. Essendo lo Zolfo un Principio e un Fuoco, nel giusto
dosaggio naturale, porta luce e calore e proprietà divine o "virtù".
Se il rimedio sta agendo come sintomatico allora i benefici fitoterapici
cesseranno presto, oppure i sintomi si ripresenteranno alla prima occasione,
oppure ancora, inspiegabilmente, le proprietà dimostrate in laboratorio
di questa o quella pianta, su questo o quell'individuo non si manifestano
attive.
Ecco perché gli oli essenziali non si usano che raramente in dose
massiccia. Tanto è vero che l'aromaterapia ha avuto un fallimento
proprio perché utilizzava gli oli essenziali puri.
Se avessero utilizzato Quintessenze alchemiche (ognuna con il suo proprio
alcool autoctono e i propri sali minerali che servono a mantenere stabile
il tutto) non avrebbero avuto questi problemi secondo noi, il corpo non
si sarebbe sentito aggredito da un aspetto troppo caustico e squilibrato,
sia pure in senso sulfureo.
Quando noi parliamo di Solfo Filosofale parliamo del principio secondo
il quale si forma la Volontà. La Volontà del Sé,
non il desiderio. Come dice Giuliano Kremmerz in un testo famoso (La Scienza
dei Magi), bisogna ben distinguere tra la Volontà e il desiderio.
E quale sia, dice Kremmerz, il confine tra Volontà e desiderio,
solo ognuno di noi lo può stabilire di per sé, di momento
in momento.
Quando io lavoro con l'olio essenziale, vado a lavorare su questo aspetto.
E quindi vado a lavorare su un qualche parte dell'individuo che l'individuo
stesso conosce solo a tratti, solo in piccoli momenti della vita. Perch´
quale sia il reale indirizzo che il S´ individuale vuole far intraprendere
è evidentemente qualcosa per cui se c'è qualcuno che può
giungervi è il soggetto in causa. Perché è dentro
di lui.
Ora, tutte le cose che abbiamo detto, si possono applicare benissimo alla
parte sulfurea interiore. Ad esempio si è detto che l'olio essenziale
separato dal contesto delle altri parti della pianta o si ossida o sublima.
Questo vale anche per la nostra forma spirituale. Per la nostra Volontà.
Nel momento in cui creiamo una separazione tra quello che è il
volere inconsapevole e quello che è il desiderio consapevole, noi
creiamo un Ego. Naturalmente l'ego è una nostra costruzione mentale,
sul piano delle cause non esiste. Però sul piano materiale può
essere addirittura un grosso ostacolo per il cammino individuale e talvolta
collettivo.
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4 C2 Mercurio Filosofale.
REGNO VEGETALE
La pianta e l'uomo stanno tra loro in rapporto di reciproca inversione.
Questo rapporto di reciproca inversione è conosciuto da sempre.
Per cui ne esce quanto segue:
i fiori, i frutti e i semi corrispondono agli organi genitali
umani, cioè all'archetipo Luna.
Le foglie corrispondono ai polmoni e all'archetipo Mercurio.
La corteccia e i rami corrispondono alle funzioni metaboliche
renali e all'archetipo Venere.
Il livello del terreno e il fusto corrispondono al cuore
e al Sole.
Il colletto e il bulbo della pianta corrispondono funzioni metaboliche
tiroidee e a Marte.
La radice media corrisponde all'ipofisi e a Giove.
La radice profonda corrisponde all'epifisi e a Saturno.
Si può per esempio fare una tintura di angelica radice prendendo
appunto solo le radici.
Oppure si può fare una tintura di angelica semi. Chiaramente le
due tinture avranno effetti diversi.
L'angelica semi lavorata opportunamente ha un tropismo sull'apparato digestivo.
L'effetto riguarda l'archetipo Luna e il suo segno zodiacale principale:
Cancro - Stomaco - Duodeno - Midollo spinale - Cervello.
L'angelica radice ha un tropismo sul sistema nervoso e sul complesso dell'ipotalamo.
L'angelica naturalmente ha sempre a che fare con i fatti di digestione.
Si utilizza spesso però la radice nei casi in cui la persona non
"digerisca" le situazioni in senso psichico. Quando si dice:
"questa non la ha digerita..." o "non ha digerito qualcosa
che non gli è andato giù ..."
Questa è analogia.
Al principio MERCURIALE appartiene la linfa della pianta e il risultato
della fermentazione.
È il principio di animazione. È il medio che anima il corpo
secondo l'indirizzo spirituale.
Qualcuno la chiama Forza Vitale del piano eterico. Taluni lo chiamano
spirito, come chiamano il solfo anima, ed è per questo che in alchimia
bisogna stare attenti ad afferrare il contenuto e non le parole che, solo
in quel momento e in quel contesto, rappresentano il contenuto.
Quando al simbolo di Venere sovrapponiamo le corna dell'Ariete otteniamo
il Mercurio Filosofico
l'ariete è sempre un segno di fuoco ma anche inizio dello Zodiaco
e dell'anno astronomico.
La situazione è molto diversa se al posto dell'Ariete sovrapponiamo
a Venere una Luna che raccoglie, ne nasce il Mercurio Volgare ,
è il segno del Toro (esaltazione della luna) sovrapposto alla croce.
Secondo la correlazione con gli archetipi geroglifici abbiamo il simbolo
della Civetta:
CIVETTA NOTTURNO FEMMINILE PASSIVO MUTEVOLE
Secondo il sistema ebraico la lettera Mem
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4 C3 Sale Filosofale.
Al principio SALE corrispondono i minerali della pianta e il corpo eterico
secondo certe tradizioni, astrale secondo altre, ecc. per farcene un'idea
dovremo pensare innanzi tutto che non si tratta del corpo fisico
ma del principio che causa la sua strutturazione.
Qualcuno la chiama Forza Vitale del piano fisico.
STAGNO DEI PAPIRI
Secondo il sistema ebraico la lettera Shin
Resta poca fatica per comprendere il simbolo del Sale Filosofale
che lasciamo meditare a voi stessi dal momento che abbiamo già dato tutti gli elementi per l'analisi.
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Note
1 L'olio essenziale di Imperatoria, è un esempio
classico, se io lo separassi dagli altri principi potrebbe trasformarsi
in un veleno. Ma se io non separo gli oli essenziali queste trasformazioni
non avvengono. Queste trasformazioni avvengono per ossidazione. È
con l'estrazione che diviene instabile e si lega facilmente. Si lega con
l'ossigeno, nel caso dell'Imperatoria.
2 "L'ossipeucedanina può venir facilmente
trasformata in bergaptene, se isolata dal contesto di tutti gli altri
principi, e l'imperatorina in xantotossina, isomero del bergaptene, noto
componente dell'olio di bergamotto. Se i lattoni si mantengono nel contesto
generale della pianta, questa trasformazione non avviene." ... "Isolare
il Principio Attivo, significa esporlo a processi ossidativi e trasmutativi,
e quindi ad alterare le sue proprietà specifiche" (proprietà
specifiche, virtù, moralità).
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