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Lezione 1
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Domande al docente
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3 Azione dei Rimedi Spagirici:
A Azione Biochimica (Fitoterapia e Spagiria).
Spesso risulta impossibile a molti accettare il dato di fatto che le
stupefacenti vette, di risultati entusiasmanti ottenute dall'alchimista,
siano operate per lo più con mezzi semplici o anche senza attrezzature
particolari. Ci si immagina che per ottenere risultati grandiosi in spagiria
siano necessarie attrezzature speciali capaci di estrarre una qualche
parte materiale presente al momento nella pianta in questione o metodiche
ricercatissime nella loro sequenza di atti volti a strappare in qualche
modo alla materia quella parte che si ritiene "attiva" o quel
complesso di "macerie della creazione" che sono individuabili
nell'insieme delle molecole che costituiscono il fitocomplesso-pianta.
Questa nuova visione dell'azione dei preparati erboristici che non fonda
più le sue spiegazioni sul singolo "principio attivo"
ma sull'azione del complesso dei principi presenti è un passo in
avanti verso l'apertura della propria mente che invece di soffermarsi
sulla singola azione di una parte della pianta ne considera l'azione complessiva
comprendendone la personalità (denominata "fitocomplesso",
il "Miste" Vegetale", come diremmo noi). Ma la personalità
di una pianta va ben oltre la complessione biochimica che presenta in
un dato momento, infatti, come esplicita magistralmente Goethe nella "metamorfosi
delle piante", la personalità di un dato vegetale si esprime
in modo dinamico nel tempo. Non è il fatto che le foglie di Achillea
si presentano frastagliate come venosità che indica che cura le
ferite e la circolazione periferica. Si sta guardando un fenomeno momentaneo,
è come identificarsi nel ruolo di medico e dire "io sono medico"
anziché vedersi nel complesso dei propri atti e considerare che
in un dato momento mi occupo di medicina, in un altro momento forse di
cucina o di altro. Ampliando la mia veduta con la non identificazione
mi renderò conto del fatto che la mia personalità può
rivestire molti ruoli, e così la pianta. Dire che gli Archetipi
portanti della personalità dell'Achillea sono Mercurio (cicatrizzanti)
e Luna (disinfettanti) e che ha potenzialità in Acquario (vene)
è chiaro più di ogni dire, ma comprensibile a pochi. La
mente corre subito all'astrologia dei rotocalchi e Jung si rivolta nella
tomba.
In un'epoca buia per l'alchimia si fece questo errore (macroscopicamente)
cercando di assegnare le "segnature" basandosi sull'aspetto
formale (statico) delle piante, che seguono la Legge del Regno del Mercurio
Nostro (per Paracelso) ovvero la legge Dinamica, Animica, di movimento;
contrariamente al minerale che segue la Legge del Regno del Sale Nostro,
ovvero la legge della "Cristallizzazione".
La fitoterapia ha ultimamente divulgato una teoria secondo la quale per
avere una azione profonda, che conduca ad una trasformazione dell'individuo,
oltre al fitopreparato è necessario somministrare determinati oligoelementi
secondo una complessa modalità, posologia e proporzione. Se però
si analizza un rimedio spagirico ci si accorgerà che sono presenti
tutti gli oligoelementi che la struttura chimica della pianta contiene
nelle proporzioni decise da chi la pianta la ha creata. Ed è proprio
nella Natura e nelle sue sagge leggi che l'alchimista trova riparo. In
una tintura fitoterapica il solido viene gettato dopo l'estrazione, in
alchimia il solido torchiato viene calcinato, ridotto a cenere bianca
e ricongiunto al liquido. In queste condizioni i sali solubili rimineralizzano
il liquido e molti elementi (e non solo quelli considerati dalla nostra
oligoterapia) vengono reintegrati.
Non sarà forse la conoscenza e il rispetto di queste Leggi (oltre
alla purezza d'animo nell'azione) che conferisccono all'alchimista il
potere di "Imitare i Profondi Processi della Natura" anziché
una qualche astrusa tecnica segreta?
Esisteva un alchimista il cui laboratorio personale veniva visitato spesso
da qualcuno spinto dalla curiosità. Egli diceva: "quando viene
qualcuno strabuzza gli occhi verso il bosco nella mia proprietà
quando indico il mio laboratorio, quattro storte sotto il sole e un pezzetto
di bosco. I loro occhi si perdono verso le piante spontanee di una vegetazione
non curata, camminano lentamente esaminando ogni anfratto, vedono ogni
tanto qualche vaso al sole con cannette che finiscono in bottiglie d'acqua,
qualche mattone sparso, pentole di ghisa accatastate vicino ad ampolle,
un buco per terra con evidenti segni di accensione di fuoco. Appena ripresi
dallo sconcerto chiedono timidamente: "tutto qui?". Li porto
verso una catapecchia dove su un cumulo di letame di cavallo un'ampolla
vi è in parte immersa, un'altra ampolla rovesciata poggia bocca
a bocca lutata sulla prima. Per molti la dinamizzazione con i sistemi
antichi oggi è troppo!"
In realtà molti alchimisti operano nella loro intima tranquillità
per rituale, senza produzione e vendita, lavorano solo per sé e
non amano turbare gli animi altrui. Per questo raramente gradiscono visite
di curiosi. Naturalmente un prodotto fermentato o macerato nel letame
di cavallo non è certo proponibile sul mercato. Eppure
comunque
Alcuni che sono votati al sacrificio si prodigano tutt'oggi nella
produzione di rimedi spagirici seguendo ancora i vecchi canoni tradizionali
(nei limiti del concesso dalla legge attuale) e scegliendo le singole
creature da sacrificare nei luoghi più adatti (in tutti i sensi)
a costo di qualche sacrificio personale. Se si vuole estrarre dalle piante
il loro principio vitale bisogna scegliere esemplari, luoghi, tempi, ecc.,
dove questo "Principio Vitale" è manifesto al meglio;
ciò non coincide necessariamente con il massimo di costituenti
chimici, come un uomo più alto non è necessariamente di
animo migliore di uno più basso. Questi concetti semplici e tradizionali
sembrano essersi persi. Spesso è necessario aprirsi la strada con
la roncola tra rovi ed altri intrichi per trovare gli esemplari ricercati.
Poi si procede: naturalmente la pianta non può essere strappata
al terreno. Con il coltello d'oro dell'animo si procede al Sacrificio
della Forma per l'Immortalità della Sostanza. Se interessa la radice
bisognerà scavare.
L'angelica per esempio ha radici delicate. Bisogna fare un bel buco in
profondità e in larghezza quando si trovano esemplari spontanei
di dimensioni eccezionali.
Anche in questi casi si nasconde il diavolo negli anfratti della mente
e bisogna badare a non compiacersi del frutto dell'azione lasciando sopraffare
l'animo puro da sentimenti emotivamente inquinanti.
A questo punto, procedere con calma, con il corpo di sensazione incorniciato
nella colonna sonora della Natura (che si esprime con scrosciare di ruscelletti,
fruscii e cinguettii, ecc.) verso l'intimità del proprio laboratorio
è solo dar seguito al naturale processo di palingenesi che questa
volta interessa un "Individuo di Natura" che comunque è
presente anche nel nostro fitto bosco interno. Portare una radice all'interno
del laboratorio, quantificarne "peso e misura" pulirla dolcemente
dalla terra per metterla in lavorazione corrisponde ad un processo interiore
che deve portare ad un miglioramento dello stato d'animo dell'alchimista
stesso. Mentre opera sulla materia l'alchimista procede nel suo cammino
evolutivo e i suoi prodotti sono sempre migliori non perché scopre
tecniche sempre più sofisticate per produrre l'incredibile
è ché le mani che operano sono sempre più sapienti
e hanno penetrato più volte la terra con amore, sacrificio e dedizione.
"
E quello che c'è da conquistare
Con la forza e la sottomissione, è già stato scoperto
Una volta o due, o parecchie volte, da uomini che non si può sperare
Di emulare - ma non c'è competizione -
C'è solo la lotta per ricuperare ciò che si è perduto
E trovato e riperduto senza fine: e adesso le circostanze
Non sembrano favorevoli. Ma forse non c'è da guadagnare né
da perdere.
Per noi non c'è che tentare. Il resto non ci riguarda."
(da "Quattro Quartetti" di T. S. Eliot)
Il prodotto spagirico comunque non si basa sui componenti biochimici,
esso agisce principalmente per risonanza (come specificherà meglio
il dottor Caddeo nella lezione di Epistemologia 2, dove farà vedere
scientificamente come è possibile la trasmutazione a freddo nell'organismo
della silice in calcio).
Il rimedio spagirico è un complesso di informazioni. Dove l'aspetto
biochimico è l'espressione esteriore dei movimenti interni invisibili.
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