Scuola di Medicina Spagirica
A cura del dipartimento Scientifico della Similia
2ª lezione del 1° anno
Teoria di Laboratorio
Docenti: Dr. Roberto Colautti; Marco Vittori; Fabio Patruno; Stefano Stefani




Indice della lezione


Lezione 1


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Indice delle tavole


Domande al docente

2 Preparazioni:
D Quintessenze.

L'argomento sarà trattato precisamente da Luigi Vernacchia nella lezione di pratica di laboratorio. Si accenna qui, pertanto, solo la filosofia generale di tale preparazione.

Abbiamo detto che vi sono tre principi:

solfo olio essenziale
mercurio alcool
sale elementi minerali

Un rimedio che ha olio essenziale in dose ponderale "spiritualizza il corpo".
Naturalmente non si può fare un drenaggio utilizzando quintessenze ma si può comunque interagire con la parte fisica sfruttando la causticità sterilizzante del Fuoco per ottenere la liberazione da microbi e batteri.

Per queste ragioni la Quintessenza spagirica è adatta, per uso interno, soprattutto nei casi acuti. Naturalmente ottimi risultati sono stati ottenuti da terapeuti anche su casi cronici. In realtà questa divisione va presa come orientamento. Per assurdo è possibile giungere ad un drenaggio indiretto dovuto al cambiamento di determinate condizioni interne.
Vi è poi un uso olfattivo (aromaterapia). Va ben compreso che l'olio essenziale puro utilizzato così come è ha favorito (insieme all'inquinamento psicosomatico) il fallimento dei tentativi di aromaterapia messi in atto soprattutto nella seconda metà del XX secolo. In questi ultimi anni i terapeuti si sono gradualmente allontanati dall'utilizzo degli oli essenziali per una serie di problemi tra i quali l'aggressività nei confronti delle mucose, la tossicità e la limitata metabolizzazione. Questi problemi e molti altri non si presentano sostituendo le quintessenze spagiriche agli oli essenziali nella pratica dell'aromaterapia. La presenza dei sali rende l'olio essenziale decisamente meno aggressivo e molto più gradito al corpo. La presenza di alcool della pianta anch'esso mineralizzato ne completa l'azione. Si consiglia dunque l'uso delle quintessenze per aromaterapia anche senza sconvolgere la propria tecnica diagnostica o terapeutica.
Vi è anche un utilizzo del tutto energetico che consiste nel porre una goccia di quintessenza su un piccolo cerotto di tela o di carta (non di plastica per evitare la formazione di energia elettrostatica) e nel posizionare il cerotto su uno dei punti corrispondenti ai vasi energetici secondo la metodica prescelta. Tratteremo la medicina energetica egizia per gradi. Per ora è comunque possibile a chi conosce l'agopuntura utilizzare questa tecnica. Essa consente per esempio di lasciar lavorare durante la notte una quintessenza sul corpo energetico durante il sonno. Oppure consente di avere una azione sul corpo energetico per lungo tempo anche se la persona è impegnata in altra attività (cosa questa impossibile con l'ago).

Vi è infine l'impiego con le "tavolette di argilla" che costituisce l'argomento dell'ultima lezione del corso e di molti seminari in tutta Italia.


Una quintessenza spagirica si utilizza quando c'è bisogno di oli essenziali ponderali, alcool e sali minerali. Chiaramente un simile prodotto ha notevole effetto se utilizzato in aromaterapia o sui punti dei vasi energetici. Per via interna non è certo la forma più adatta a drenaggi (non essendo una tintura) ma è particolarmente efficace quando vi sia da purificare e nelle sindromi acute in genere. La quintessenza ha un effetto decisamente interessante anche nell'utilizzo psicopatologico.
I vari tipi di assunzione vanno analizzati con una certa precisione:
1     Aromaterapia. Agisce sul corpo aromatico. Per corpo aromatico intendiamo quell'insieme di funzioni che interessano gli aromi e il sistema percettivo di questi.
Il profumo era per l'egizio la "secrezione degli dei1".


Esso entra dalle due narici, in geroglifico "fen": fen

che è il contrario di "nef", vento, soffio: nef

Questi due termini sono in stretta analogia, infatti troviamo molti geroglifici simili a comporre le due parole:
"la vipera cornuta" simbolizza una forma di magnetismo (serpente) dualizzato (corna) che è materializzato in un individuo ben specifico. Nella lingua Egizia significa "lui".

La vibrazione o onda, che indica una forma indifferenziata di energia.

Possiamo osservare che nel primo termine la vipera cornuta è al di sopra (prima) della vibrazione mentre nel secondo termine è sotto (dopo).

La parte interna del naso veniva chiamata "shtyt-hwt-nt":

Come si vede è simile alla parola "shtyt (tma) che significa Tempio o Santuario:


Il dottor Angelini scrive: "L'interno del naso risulta essere in comunicazione con i nervi olfattivi, con le Trombe di Eustachio e in modo indiretto con l'orecchio interno e i seni frontali. La funzione dell'odorato si pone come intermediaria nel complesso binomio ipofisi-ipotalamo, il Santo dei Santi, da cui dipendono le facoltà dell'intelligenza e l'attività sessuale, che sono in strettissima connessione fra loro. Sappiamo che la nostra vita di relazione, di rapporti con gli altri e con il mondo che è al di fuori di noi, è svolta dalla parte doppia del cervello.
I due lobi emisferici sono separati da una lama, che, con il tempo, si ossifica; essa è il prolungamento della dura madre e ha forma di un falce."

Sembrerebbe dunque che attraverso l'aromaterapia si possa influire sull'equilibrio tra i due emisferi cerebrali, sulle funzioni mentali, su quelle sessuali ed evidentemente sul complesso emozionale. È evidente che ogni altro tipo di applicazione comporta almeno in parte un aspetto aromaterapico.

2     Utilizzo energetico. Agisce sul sistema dei vasi energetici che partendo dal cuore informa e nutre tutti gli organi dal punto di vista energetico. Questa teoria è presente in tutte le tradizioni e le mappe sono disponibili per i medici che volessero conoscere le posizioni dei vasi e i punti in cui questi vasi affiorano alla cute. Per coloro che conoscono un sistema di medicina energetica (Medicina Tradizionale Cinese, Medicina Ayurvedica, ecc.) diremo che la quintessenza agisce anche se posta sui punti prescelti mediante cerotto di tela o di carta (ovviamente non di plastica, che crea campi elettrostatici). Naturalmente tutte le zone riflesse (come per la riflessologia plantare, del volto, della mano, ecc.) possono essere impiegate mediante leggeri massaggi con le dita inumidite di quintessenza.
Si può anche "stemperare" nella panna o nel latte per bagni di tutto il corpo o pediluvi.
Il potente potere vibrazionale della quintessenza è dovuto principalmente alla linga circolazione finale in appositi vasi come detto precedentemente.

3     Uso interno. Si somministra nel dosaggio che va da cinque a una goccia. Quantità sempre minori conducono ad una risposta sempre più sottile. Per esemplificare si potrebbe dire che cinque gocce agiscono principalmente a livello del Sale dei Filosofi. Quindi agisce sulla struttura, sul corpo, ecc. Tre gocce hanno effetto principalmente sulla parte che ha relazione con il Mercurio dei Filosofi, quindi agisce sul metabolismo, sull'anima, ecc. Una sola goccia ha effetto più che altro sul Solfo dei Filosofi, quindi agisce sulle cause profonde, sulla forza di volontà del soggetto e sulle sue virtù specifiche.
La rapidità della risposta non dipende invece dalla quantità di ogni assunzione ma dal numero di assunzioni in un dato tempo. Durante una sindrome acuta è consigliabile una assunzione ravvicinata che può arrivare ad avere una cadenza di due ore o addirittura, in casi particolari, anche di 10 minuti. Normalmente una o due volte al giorno è una cadenza media che risulta generalmente valida.
Nei casi acuti la quintessenza riscontra un gran numero di successi. Come si diceva tutte le quintessenze hanno proprietà batteriostatiche e battericide.





Note

1 Vedi Kemi Hathor in un editoriale di Angelo Angelini. Torna al testo



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